Corso Trieste - Ora si sta esagerando con l'improvvisazione - 09-12-01 -  Giuseppe Grimaldi

 

Corso Trieste è sicuramente l'arteria cittadina più importante tra quelle che sono state vittime dello scellerato posizionamento dei dossi artificiali.

L'esigenza di intervenire con i rallentatori di velocità pare sia dovuta al cospicuo numero di sinistri che si sono verificati a causa della velocità sostenuta e soprattutto al mancato rispetto dei diritti di precedenza.

 

Cerchiamo di capire la validità delle "ultime trovate" del celeberrimo duo Caporaso-Varrone

 

Nei nostri interventi abbaiamo sottolineato l'illegalità totale dei dispositivi installati e le nostre affermazioni sono state anche avallate dal contenuto di un articolo pubblicato sul mensile Quattroruote di Novembre 2001 in cui il mensile si occupava della dilagante frenesia della dosso-mania nei comuni italiani.

 

In questo intervento cercherò di far capire al duo "nonleggiamoilcodicedellastradaenoncenepuòfregardimeno" la pericolosità dell'intervento realizzato.

 

 

I dispositivi di rallentamento installati in Corso Trieste non sono posti alla stessa distanza uno dall'altro, ma sono stati "artificiosamente" sistemati in prossimità degli incroci.

Questa collocazione risulta decisamente pericolosa perché costringe i veicoli che percorrono la strada con diritto di precedenza a rallentare decisamente e, in questa situazione, i conducenti dei veicoli provenienti dalle altre strade ne approfittano per impegnare imprudentemente l'incrocio. Grazie a queste nuove condizioni può aumentare vertiginosamente il rischio di incidente.

Recentemente, si è pensato di ampliare la segnaletica verticale presente sul posto riuscendo soltanto ad eludere, ancora una volta, le disposizioni per qualcuno "superflue" del Codice della Strada.

Si è così introdotta una nuova indicazione, quella che vedete nella foto al lato.

Nel tentativo di rendere il meno disagevole possibile la ricerca del termine CARREGGIATA al duo Caporaso-Varrone, mi sono permesso di trovare la descrizione di questo termine ed allegarla al "link" qui sotto.

Art. 3 del Codice della Strada comma 7

Probabilmente alla coppia di cui sopra sfugge che non essendo tracciate le linee MARGINE DELLA CARREGGIATA la nuova segnaletica posta invita gli utenti della strada a ... non transitare con i veicoli sui marciapiedi.

A questo punto è lecito pensare che il duo di cui sopra, probabilmente, volesse intendere che si deve marciare senza invadere gli stalli di sosta in modo da impegnare solo il tratto di strada in cui sono presenti i dossi.

In questo caso, però, si sarebbero dovute tracciare le linee margine della carreggiata affiancate a quelle degli stalli di sosta.

Se ciò fosse fatto emergerebbe ancora un altro problema. Secondo il codice della strada (questo sconosciuto) la larghezza minima di una corsia e 2,75 m e pertanto sarebbero necessari  almeno 5,50  per avere le 2 corsie. Come è evidente dalla foto allegata gli elementi che compongono il dosso artificiale sono 9 e moltiplicati per i 50cm di larghezza di ogni elemento danno esattamente 4,50m quindi la strada non potrebbe essere a 2 corsie e pertanto la carreggiata, in questo caso, deve essere  lo spazio compreso da marciapiede a marciapiede. 

Inserendo il nuovo segnale (2ª e 3ª foto)  è stato necessario spostare il segnale "Serie di dossi artificiali" e la nuova ubicazione risulta scorretta rispetto al posizionamento dei rallentatori di velocità perché maggiore di 50m!

Altra irregolarità  che emerge è legata alla distanza tra gli ultimi 2 dossi installati in prossimità della "Palazzina degli Uffici". I dispositivi, in questo caso, sono posti ad una distanza superiore a 100m in netto contrasto con quanto previsto dall'art. 179 del codice di attuazione (art. 42 Codice della Strada).